Come si conserva la carne di Agnello?

Quando parliamo della conservazione della carne fresca è essenziale adottare le giuste precauzioni per assicurare la sicurezza alimentare e proteggere la qualità. Infatti, i cibi crudi vanno gestiti con maggior attenzione rispetto a quelli cotti, così da evitare il rischio di una moltiplicazione batterica.


Come farlo? Usando dei semplici accorgimenti possiamo conservare al meglio gli alimenti freschi, in modo pratico e sicuro per gustarli come se fossero appena acquistati. Una buona abitudine, sia dal punto di vista salutistico che nutrizionale, è quella di acquistare carne fresca di cui si conosce con sicurezza la provenienza e la qualità, come quella a marchio Agnello di Sardegna IGP. Vediamo a cosa fare più attenzione per preservarne la freschezza e il sapore.

Prima di tutto, è fondamentale verificare l’aspetto della carne: l’agnello deve avere un colore rosa brillante, una grana compatta e liscia ed un grasso più o meno bianco e compatto.

In secondo luogo, bisogna anche osservare delle regole per la sua conservazione, così da non incorrere nel rischio di proliferazione batterica.

Come conservare la carne fresca in frigorifero

La temperatura del frigorifero consigliata va da 4°C a 5°C. Per conservare al meglio la carne, una volta arrivati a casa bisogna:

  1. Rimuoverla dall’involucro,
  2. Trasferire l’agnello su un piatto e coprirlo con pellicola, assicurandoci che i succhi non possano fuoriuscire,
  3. Posizionarlo nel ripiano più basso del frigorifero, lontano da qualsiasi cibo cotto,
  4. Consumate sempre prima della data di scadenza.

 

La carne ha tempi di conservazione diversi a seconda del tipo di taglio e composizione, vi diamo alcune indicazioni per evitare sprechi:

  • Salsicce, macinato, strisce, dadini di agnello e bistecche sottili: 2 giorni
  • Bistecche, arrosti disossati e arrotolati: 2-3 giorni
  • Arrosti con osso: 3-4 giorni
  • Agnello sottovuoto non aperto: 8-12 settimane

Ricordate sempre di controllare le date di scadenza sulla confezione o sull’etichetta.

Come conservare la carne fresca nel freezer

La carne di agnello può essere conservata nel congelatore per un periodo di tempo abbastanza lungo, circa 6-12 mesi senza perdere la qualità. La temperatura di congelamento consigliata va dai –18°C a -15°C;

Preparate l’agnello per il congelatore non appena lo portate a casa:

  1. Eliminate il grasso dai tagli, livellate il macinato e dividetelo in porzioni per uno scongelamento uniforme.
  2. Mettete la carne in sacchetti di plastica ermetici per il congelatore e chiudeteli. Per una maggiore protezione potete avvolgere il tutto con della carta stagnola o, in alternativa, potete acquistare una macchina Food Saver (confezionatrice sottovuoto).  In questo modo si protegge l’agnello dalle bruciature del congelatore e si prolunga la vita della carne.
  3. Etichettate con il nome del taglio di agnello, il peso, la data e congelate.

 

La qualità della carne potrebbe diminuire leggermente se il prodotto è congelato da molto tempo; per questo è sempre meglio che venga consumata entro tempi ragionevoli, per ammirarne al meglio il sapore e la consistenza.

Anche in questo caso, consigliamo il periodo conservazione in base al taglio della carne, così da poterla gustare al meglio:

  • Salsicce: 1-2 mesi
  • Macinato, strisce, dadini di agnello e bistecche sottili: 2-3 mesi
  • Bistecche: 3-4 mesi
  • Arrosti disossati e arrotolati, arrosti con osso e confezioni sottovuoto non aperte: 4-6 mesi
  • Tutti i piatti di agnello cotti: 1 mese

 

Quale taglio è quello giusto per te?

Se vuoi gustare al meglio la carne di agnello, ti consigliamo il taglio di carne ideale da scegliere prima di andare a comprarla in questo articolo: “Agnello di Sardegna IGP in cucina: a ogni piatto il suo taglio”.

Inoltre, sul nostro sito trovi anche molte ricette da scoprire: velocissime, intramontabili e ricercate!

Sapevi che la carne risulta essere tra gli alimenti con minor tasso di spreco?

Solo in Italia lo spreco alimentare si può quantificare a circa 15 miliardi di euro e nel mondo finisce nella spazzatura circa un terzo della produzione totale, per un valore di 2mila miliardi di euro. Un dato davvero preoccupante.

Tuttavia in questo panorama, secondo l’indagine Nielsen la filiera delle carni è tra le più virtuose, infatti incide solo per il 5% sugli sprechi complessivi di cibo.

Un eccellente risultato, da assegnare a diverse strategie adottate lungo le varie fasi di produzione: tra l’allevamento e la prima trasformazione, gli scarti di carne vengono ridotti grazie ai sistemi di surgelazione, in questo modo le sovrapproduzioni degli impianti di macellazione vengono conservate. Per quanto riguarda il consumo domestico gli sprechi si riducono grazie alla lungimiranza dei consumatori, i quali regolano l’acquisto dei beni di prima necessità, per evitare di accumulare troppe riserve, e congelano gli alimenti per evitare gli sprechi.