Alessandro Mazzette eletto nel direttivo di Origin Italia

 

 

Alessandro Mazzette eletto nel direttivo di Origin Italia durante l’assemblea di Villasimius l’assemblea Nazionale Origin che si è tenuta il 31 maggio ha posto nuovi obiettivi al mondo delle DOP e IGP d’Italia aderendo alla strategia della FAO.

Il 31 maggio a Villasimius (Ca) si è svolta l’assemblea di Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche che riunisce i Consorzi di Tutela dei prodotti agroalimentari DOP IGP italiani. Un evento che prevedeva anche l’elezione dei nuovi rappresentanti del Consiglio Direttivo di Origin Italia a seguito della quale, tra i 13 componenti è stato eletto Alessandro Mazzette, direttore del Consorzio di tutela Agnello Igp di Sardegna.

Il Contas quindi entra a far parte, tramite il proprio Direttore del Consiglio Direttivo della importante associazione nazionale che raggruppa  79 realtà consortili delle produzioni DOP IGP e una Associazione dei Consorzi, Afidop (associazione formaggi italiani DOP e IGP), rappresentando oltre il 95% delle produzioni italiane a Indicazione Geografica.

Alessandro Mazzette, già noto per il suo ruolo di direttore del consorzio dell’agnello IGP di Sardegna (CONTAS), porta con sé una vasta esperienza e una profonda conoscenza del settore agroalimentare, in particolare nella ricerca scientifica legata ai prodotti di origine animale.

Durante la sua carriera, ha dimostrato un impegno costante verso l’innovazione e lo sviluppo sostenibile, come evidenziano i  numerosi  progetti di ricerca nei quali collabora e che hanno lo scopo di migliorare la resilienza degli allevamenti sardi e di promuovere la riduzione delle emissioni di gas serra.

“La sua visione e dedizione saranno sicuramente una risorsa importante per l’Associazione Origin – commenta Battista Cualbu, presidente del CONTAS  –  la presenza del nostro Consorzio all’interno del  Consiglio Direttivo, è un risultato di grande importanza non solo perché conferma la crescita della reputazione del nostro prodotto, ma soprattutto perché ci permette di portare le nostre istanze all’attenzione di un gruppo di professionisti di alto profilo”.

“Sono onorato e profondamente grato per questa opportunità – dichiara il Direttore Alessandro Mazzette – questa elezione non è solo un riconoscimento del mio impegno personale, ma anche un simbolo della fiducia e del sostegno che ho ricevuto dal mio consorzio in questi anni.

L’elezione nel consiglio direttivo rappresenta per me un’occasione unica per contribuire attivamente alla promozione e alla tutela delle eccellenze italiane nel settore agroalimentare. Sono entusiasta all’idea di lavorare a stretto contatto con gli altri membri del direttivo per affrontare le sfide future e per valorizzare il patrimonio di conoscenze e tradizioni che caratterizzano i nostri prodotti di qualità.

La mia aspirazione è quella di portare una nuova energia e una prospettiva innovativa promuovendo iniziative che possano rafforzare la nostra presenza sia sul mercato nazionale che internazionale. Sono convinto che, insieme, possiamo fare la differenza e garantire che la voce dei consorzi di tutela sia sempre più influente e riconosciuta. Ringrazio tutti per la fiducia accordatami e mi impegno a rappresentare al meglio gli interessi dell’associazione e dei suoi membri”.Un ruolo importante anche alla luce degli argomenti che sono stati affrontati durante l’assemblea e durante il seminario in programma, che ha registrato una vera e propria svolta per la categoria.

Le Indicazioni Geografiche italiane si candidano  a scrivere una nuova pagina del made in Italy, si apprestano infatti a seguire un percorso virtuoso sulla sostenibilità aderendo alla Strategia della FAO che ha messo a punto, in collaborazione con Origin Mondo, una vera e propria road map per facilitare a livello globale l’introduzione di ulteriori criteri di sostenibilità nelle filiere di qualità territoriali. Tutto questo dopo aver contribuito, a partire dagli anni ‘90 a oggi, all’affermazione della cosiddetta Dop Economy in tutto il mondo. Un settore che vale circa 8 miliardi di euro e conta 80 mila imprese,

“Questo ambizioso percorso, che anche Origin Italia sta portando avanti con la FAO, mira a certificare quello che in gran parte è già un valore aggiunto dei prodotti DOP IGP, ovvero il loro insito ruolo di rendere sostenibili i territori d’origine – ha spiegato in assemblea il Presidente di Origin Italia, Cesare Baldrighi – la necessità di andare verso un modello di sostenibilità condiviso e certificabile ci aiuta a evidenziare due elementi da sempre presenti nel mondo delle IG, il forte legame con il territorio, quindi l’aspetto della sostenibilità sociale, perché difendiamo una cultura, un modo di operare, e nello stesso tempo valorizziamo la forte incidenza economica che i prodotti DOP IGP hanno in zone spesso marginali rispetto ai grandi centri produttivi”.

La Strategia di Sostenibilità per le Indicazioni Geografiche (SSGI) proposta da FAO e oriGIn è frutto di un lavoro scientifico avviato nel 2016, per la definizione di un tool di oltre 440 indicatori utilizzabili dai sistemi produttivi per valutare e monitorare lo sviluppo sostenibile delle IG e il loro impatto sull’ambiente e le comunità locali. A partire da questo quadro di riferimento, Origin Italia ha definito una roadmap strutturata in sei passaggi chiave, da sviluppare con la collaborazione operativa dei Consorzi di tutela e delle imprese.

Un progetto che si basa su un solido quadro scientifico per analizzare il sistema delle filiere produttive italiane, definire una sintesi delle priorità e fornire un modello condiviso per la valutazione e l’implementazione della sostenibilità nell’agroalimentare made in Italy DOP IGP entro il 2030.

A seguito dell’Assemblea, il Seminario dal titolo “Dalla Riforma verso l’innovazione e la sostenibilità delle IG europee”, introdotta dal Presidente di Origin Italia Cesare Baldrighi insieme a Leo Bertozzi di Origin EU e Charles De Paris, Presidente di Origin EU.

Dopo l’intervento di apertura da parte del Prof. Carlo Alberto Pratesi dell’Università Roma Tre, una tavola rotonda con la partecipazione di Riccardo Deserti, Presidente di Origin Mondo,Emilie Vandecandelaere, ricercatore della FAO, il Direttore Generale di Ismea, Maria Chiara Zaganelli, il Relatore stesso della Riforma, l’On. Paolo De Castro, il Capo Dipartimento del Masaf, Marco Lupo, il Capo Dipartimento dell’ICQRF, Felice Assenza e il nuovo Direttore della DG Agri, Diego Canga Fano.

Oltre a Mazzette sono stati eletti al Consiglio Direttivo di Origin Italia in rappresentanza dei 79 Consorzi di tutela e delle rispettive filiere anche Cesare Baldrighi (Origin Italia), Riccardo Deserti (Parmigiano Reggiano), Stefano Fanti (Prosciutto di Parma), Stefano Fontana (Gorgonzola), Mario Emilio Cichetti (Prosciutto di San Daniele), Federico Desimoni (Aceto Balsamico di Modena), Elena Albertini (Arancia Rossa di Sicilia),  Fabrizio Filippi (Olio Toscano), Luca Zaglio (Mela Val di Non), Pier Maria Saccani (Mozzarella di Bufala Campana), Maria Viola Bonafini (Olio Garda) e Francesco Mennea (Burrata di Andria). Sono invitati permanenti Stefano Berni (Grana Padano), Gianluca Pierangelini (AFIDOP) e Flavio Innocenzi (Asiago). In occasione della prima riunione del Consiglio Direttivo saranno nominati gli organi di presidenza.

Origin Italia è l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche che riunisce i Consorzi di Tutela dei prodotti agroalimentari a marchio. Ha il compito di essere soggetto di sintesi delle esigenze collettive dei Consorzi di tutela riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole.

Nata nel 2006 come AICIG, Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche, ad essa aderiscono attualmente consortili delle produzioni DOP IGP, una Associazione dei Consorzi, Afidop (Associazione formaggi italiani DOP e IGP) e rappresenta oltre il 95% delle produzioni italiane a Indicazione Geografica. È associata a livello internazionale alle organizzazioni Origin Mondo e Origin Europa ed è socio fondatore di Fondazione Qualivita.